sabato 29 novembre 2014

Fine dei Giochi

L'Amministrazione, con un voto contrario, chiude la porta in faccia alle Opposizioni... definitivamente.



Ci spieghiamo ancora una volta. Perché i Giovani Per Comabbio ce l'hanno su con queste «Commissioni Consigliari Permanenti»? Cosa sono? Perché sono così importanti? Sono solo tecnicismi? Tutt'altro.

In un articolo di L. Frascotti, pubblicato sul nostro giornale a giugno di quest'anno, si faceva notare una cosa molto semplice: in Consiglio Comunale, a causa di alcune inefficienze della Legge Elettorale in vigore, l'attuale Maggioranza rappresenta sono 1 comabbiese su 3, mentre le Opposizioni rappresentano 2 comabbiesi su 3. Di fatti, chi oggi amministra i comabbiesi rappresenta la minoranza di loro.

Dato che questa situazione è alquanto contraria al concetto di «democrazia» (che prevede, come punto fondamentale, il governo della maggioranza dei cittadini), e dato il fatto che ormai il danno è fatto e non conviene piangere sul latte versato, ci si aspetterebbe che, per lo meno, l'Amministrazione ascoltasse e coinvolgesse quella che è la maggioranza effettiva dei cittadini, ossia quel 62 % di comabbiesi che hanno votato per le Opposizioni e che da esse sono rappresentate.

C'è solo un «ma»: per fare in modo che le Opposizioni siano coinvolte nelle scelte operate dalla Maggioranza attualmente, a Comabbio, non esiste alcuno strumento istituzionale. Attualmente, le Opposizioni sono estromesse TOTALMENTE da qualunque decisione e, per di più, sono informate solo a cose fatte. L'Amministrazione tiene a debita distanza le Opposizioni, non le coinvolge e non ascolta i suggerimenti che da esse provengono.

Lo abbiamo immediatamente sperimentato al Consiglio Comunale del 6 giugno 2014, quando furono bocciati tutti e 5 gli emendamenti da noi proposti alle Linee Programmatiche di Mandato. Lo vediamo tutti i giorni, quando scriviamo delle proposte su questo sito internet, indirettamente indirizzate all'Amministrazione, senza che esse siano messe in opera da chi ha il potere di farlo.

Questo atteggiamento appare il sintomo di un modo di fare politica che si può definire «per partito preso». E sembra paradossale constatare che non vi sia nulla di nuovo: era lo stesso approccio che aveva la precedente Amministrazione nei confronti dell'Opposizione.

Le Commissioni Consigliari Permanenti sono l'unico strumento che il Regolamento mette nelle mani del Sindaco e della Maggioranza per coinvolgere, finalmente, le Opposizioni e per far sì che esse collaborino alle scelte e alle decisioni. Sono dei tavoli (per l'appunto «Permanenti»), a cui siedono membri della Maggioranza e dell'Opposizione per discutere delle questioni che vengono sottoposte all'attenzione del Consiglio, prima che esse vengano messe ai voti. Non costano quasi niente per le casse comunali e non rallentano minimamente l'iter procedurale.

Tutti devono sapere che non esiste alcun altro sistema sulla faccia della Terra che ci consentirebbe di collaborare alle decisioni che vengono prese.

È questo che, con una mozione al Consiglio Comunale del 29 novembre 2014, abbiamo chiesto, ai sensi dell'art. 8 e ss. del Regolamento del Consiglio Comunale di Comabbio. Abbiamo proposto di istituire due Commissioni Permanenti: una per la Gestione del Territorio (edilizia, urbanistica, lavori pubblici e materie attinenti), e una per gli Affari Generali (bilancio e finanza, cultura e servizi sociali).

Ma la nostra mozione è stata bocciata categoricamente, con giustificazioni poco credibili. Con questo voto contrario, l'Amministrazione ha pubblicamente ammesso di non avere alcuna intenzione di ascoltare quel 62% di cittadini che sono rappresentati in Consiglio dalle Opposizioni, ha dichiarato che intende procedere ignorando la maggioranza effettiva dei Comabbiesi. Ma soprattutto, ha reso inutile la nostra permanenza all'interno del Consiglio Comunale: a che serviremo d'ora in avanti? Ad alzare la mano e a fare presenza? A proporre idee su idee, progetti su progetti, iniziative su iniziative che siamo sicuri non verranno neppure presi in considerazione? 

Noi non ci stiamo! Chiediamo che l'Amministrazione dimostri la maturità sufficiente a non guardare da che parte provengano le buone idee, chiediamo di essere ascoltati, che le nostre proposte vengano valutate. L'Amministrazione non è perfetta, talvolta sbaglia, fa scelte poco giuste e noi esistiamo per evitare che ciò accada: per migliorare le decisioni prima che siano prese in maniera definitiva, per proporre soluzioni a cui l'Amministrazione non aveva pensato, per fornire un diverso punto di vista sulle questioni. Ascoltare più pareri, infatti, porta a fare scelte più giuste, e noi non chiediamo di interferire col lavoro dell'Amministrazione, ma di fornire il nostro parere e le nostre proposte, sicuri che esse siano valutate, discusse e, se appropriate, accolte e messe in pratica.

La collaborazione fra Maggioranza ed Opposizione non contrasta minimamente col diritto di critica che ogni Opposizione deve poter esercitare. Infatti, ogni Amministrazione di buonsenso dovrebbe saper incassare la giusta critica fatta coi giusti modi, e contemporaneamente mantenere un rapporto di collaborazione con le Opposizioni. Solo in questo modo si può avere una Democrazia giusta e un'Amministrazione efficiente.

Noi non molliamo: riproporremo ancora la nostra mozione ogni qualvolta ce ne sarà l'occasione, sicuri di un ravvedimento dell'Amministrazione. 

Ma ci auguriamo che questo ravvedimento avvenga il prima possibile.

2 commenti:

  1. Ok ragazzi avete fatto uso della Ragione avete fatto uso della Logica avete fatto uso della Pazienza ma contro la leggi e i regolamenti "ad systema"..."nil utilitas".....non esiste miglior cieco di chi non vuol vedere(ha detto qualcuno)....ma esistono anche i ciechi veri e propri....io spero nel Tempo Galantuomo.

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    1. Grazie, Ernesto! E' bello vedere che ogni tanto qualcuno ha il coraggio di uscire allo scoperto e scrivere pubblicamente quello che pensa. Grazie del sostegno: a volte basta davvero poco!

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